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Waldwirtschaft
© Thomas Reich (WSL)

Selvicoltura

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23 articoli sono visualizzati.

La ricerca di specie arboree idonee per le condizioni future nella rinnovazione artificiale delle foreste

La rinnovazione artificiale delle foreste in un contesto di cambiamenti climatici: sono disponibili i primi risultati del progetto svizzero di piantagione sperimentale di specie arboree a prova di futuro.

La ricerca e la promozione di future specie arboree nelle giovani foreste: una scelta opportuna

In vista dei problemi causati dal cambiamento climatico, nelle foreste giovani è particolarmente importante prestare maggiore attenzione alle specie arboree che sono meglio attrezzate per adattarsi alle condizioni ambientali future, ma che attualmente sono poco concorrenziali.

L'edera sugli alberi nei boschi è dannosa?

Che per un albero l’edera sia insignificante o piuttosto dannosa e da rimuovere, i proprietari dei boschi e degli alberi sembrano avere opinioni discordanti.

Opportunità e rischi della Douglasia nella selvicoltura

La Douglasia, un abete non autoctono, gode di un'ottima reputazione nella silvicoltura dell'Europa centrale. Tuttavia, secondo diversi studi, la biodiversità dei suoi popolamenti in termini di funghi, artropodi (insetti, ragni, ecc.) e uccelli diminuisce significativamente quando essi sono puri. Gli effetti sono invece meno evidenti quando la Douglasia è mescolata con altre specie.

Grazie alla sua variabilità genetica, l'abete bianco ha un futuro assicurato

Cambiamenti climatici, siccità, moria delle abetine: quali sono le prospettive future dell'abete bianco? I risultati delle ricerche indicano che questa specie arborea ha un potenziale maggiore di quanto spesso finora si riteneva.

Il pioppo tremolo: una specie arborea pioniera con un potenziale selvicolturale

Il pioppo tremolo è ingiustamente considerato una delle specie arboree più sgradite. Trattandosi di una specie arborea pioniera a rapido accrescimento, è una specie ideale per ricostituire in tempi brevi un'ampia gamma di prestazioni e servizi forestali dopo che i boschi hanno subito una calamità o un evento perturbante. Ecco in sintesi il ritratto di una specie arborea che in futuro caratterizzato dai cambiamenti climatici potrebbe sostituire il frassino.

Aiuto pratico per la cura del bosco giovane

L'obiettivo di questa guida pratica per la cura del bosco giovane nelle foreste di montagna e di protezione è quello di promuovere una gestione delle foreste giovani che sia chiaramente orientata verso un obiettivo selvicolturale a lungo termine.

Semina diretta in ambito forestale: un'opzione per la rinnovazione dei boschi?

La semina diretta eseguita all’interno dei boschi costituisce un'alternativa alla piantumazione oppure un intervento integrativo alla rinnovazione naturale delle foreste, specialmente laddove è auspicabile introdurre nei popolamenti boschivi nuove specie arboree.

Perchè gli alberi crescono di notte

È molto diffusa la convinzione errata che gli alberi crescano prevalentemente di giorno. Uno studio condotto sotto la guida dell’Istituto federale di ricerca WSL ha evidenziato che la crescita degli alberi avviene soprattutto nell’oscurità. Pertanto, gli alberi crescono solo per un numero ridotto di ore al giorno e solo durante relativamente pochi giorni all’anno.

Il commercio internazionale di semi di alberi può introdurre parassiti nocivi

Il commercio internazionale di semi di alberi forestali non è sicuro come si pensava in precedenza. Gli insetti nocivi e i funghi patogeni associati ai semi rappresentano un grave rischio per gli alberi e gli ecosistemi forestali di tutto il mondo.

Decodificato il genoma dell'abete bianco

In un contesto caratterizzato dai cambiamenti climatici, l'abete bianco è una specie arborea importante. Per poterla studiare in maniera più approfondita, un team internazionale ha decodificato il vasto patrimonio genetico di un abete bianco.

Fino a dove volano i granuli di polline?

I granuli di polline volano lontano, assicurando una elevata diversità genetica nelle foreste. I popolamenti piccoli sono pertanto raramente isolati da un punto di vista genetico e quindi, i popolamenti da seme, risultano essere meno puri di quanto si supponesse.

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