Utilizzazioni accessorie
skip List9 articoli sono visualizzati.
Cesteria con impiego di legni locali
La cesteria è l'arte di produrre vari cesti, panieri e altri oggetti durevoli e funzionali intrecciando diverse specie legnose locali.
La valorizzazione del castagno nel Moesano
Nel Moesano (Svizzera, Cantone dei Grigioni) ad una delle basi di sostentamento dei nostri antenati – la filiera di produzione del castagno – è stata ridata nuova vita, attraverso una serie di iniziative di valorizzazione.
Principi per una pratica sostenibile del pascolo boschivo nelle foreste di montagna
Il pascolo in bosco con bestiame bovino è sensato da un punto di vista dell?economia globale, quando viene praticato tenendo conto delle ulteriori esigenze che sono rivolte al bosco.
Alla riscoperta del noce
Il noce produce legname e frutti di elevata qualità e trova pertanto un crescente interesse sia nell'ambito agricolo, che in quello forestale. Come l'impianto sperimentale documentato dimostra, sono possibili dei concetti di gestione misti a carattere agro-forestale.
Il castagno in Svizzera
I castagni sono spesso associati al Sud delle Alpi. Meno conosciuti sono per contro i castagneti presenti al Nord delle Alpi.
Il castagno – legno … e molto altro
Il castagno comune è il solo rappresentante europeo del genere Castanea ed appartiene alla famiglia delle Fagaceae. Esso è coltivato nell?Europa meridionale e occidentale per suo legno ed i suoi frutti commestibili ricchi di amido, chiamati castagne o anche marroni.
Raccolta, trattamento e conservazione delle castagne
Il castagno produce frutti estremamente delicati ma molto deperibili. Disseccano rapidamente e sono facilmente oggetto di attacchi parassitari. Una scheda pratica illustra le techniche per conservare le castagne più a lungo.
Influssi del pascolo caprino sul bosco
In che modo il pascolo da parte delle capre influisce sullo sviluppo degli alberi e sulla vegetazione al suolo presente in un soprassuolo boschivo chiuso? Uno studio di un caso esemplare mostra che le capre al pascolo possono annientare quasi completamente la rinnovazione, anche se comunque non sono in grado di danneggiare la componente del popolamento composta dagli alberi dominanti.
Raccogliere i funghi non contribuisce a danneggiarli
Uno studio durato più anni svolto dall’istituto federale WSL ha dimostrato che la raccolta non influisce negativamente né sul numero, né sulla diversità delle specie dei funghi. Se si vuole proteggere la flora fungina, sono pertanto necessari altri provvedimenti, come ad esempio la riduzione delle immissioni di azoto.