Gli alberi habitat e i dendromicrohabitat stanno diventando sempre più importanti per la promozione della biodiversità e la ricerca sulle relazioni ecologiche nelle nostre foreste. Gli esperti europei hanno quindi sviluppato una tipologia e un catalogo di dendromicrohabitat (Kraus et al. 2016, Larrieu et al. 2018). Questi principi consentono una metodologia di registrazione standardizzata degli habitat arborei e dei dendromicrohabitat nelle foreste della zona a clima temperato.
Albero habitat – dendromicrohabitat
Un albero habitat è un albero che presenta almeno un microhabitat (fig. 2). Un dendromicrohabitat (in inglese tree-related microhabitat, abbreviazione TreM) è una caratteristica morfologica presente su un albero, che specie animali altamente specializzate possono utilizzare per almeno parte del loro ciclo vitale. Possono dare origine a rifugi, luoghi di nidificazione, letargo o alimentazione fondamentali per migliaia di specie.
Fig. 2. Un albero habitat con dendromicrohabitat essenziali per specie specializzate che vi trovano siti di rifugio, di riproduzione, di letargo o di alimentazione, talvolta anche per l’intero ciclo vitale (adattato da Emberger e Larrieu, applicazione eTreMs).
Creazione dei dendromicrohabitat
Solo le particolarità morfologiche a cui può essere attribuito un legame diretto e accertato con specie associate sono considerati dendromicrohabitat. Diversi eventi biotici o abiotici possono contribuire alla creazione dei dendromicrohabitat: ad esempio, la caduta di un masso può lesionare la corteccia, un fulmine può colpire un albero e creare una fessura nel legno o un picchio può scavare una cavità per la nidificazione. Per alcuni microhabitat, come il nido di un vertebrato o gli scopazzi, l’albero rappresenta solo un supporto fisico.
Fig. 3: Caduta sassi. Foto: Doris Hölling (WSL)
Ogni singolo dendromicrohabitat presenta condizioni molto specifiche in funzione della sua dimensione, forma, posizione sull’albero, grado di decomposizione del legno circostante, vitalità dell’albero su cui si trova (vivo o morto), esposizione alla luce solare, ecc. Le specie associate vivono preferibilmente su uno specifico tipo di dendromicrohabitat. La diversità di specie che possono trovare condizioni idonee per prosperare è quindi proporzionale alla diversità di microhabitat presenti all’interno di un popolamento. Poiché i microhabitat hanno una durata limitata nel tempo, l’abbondanza di microhabitat di una stessa tipologia rappresenta una garanzia di continuità di utilizzo per la specie a esso associata.
Forme di dendromicrohabitat
1. Cavità: fori o luoghi riparati, asciutti o umidi, con o senza rosura, situati nel tronco, nella chioma o nel colletto.
- Cavità di nidificazione di picidi: cavità formate dai picchi per nidificare
- Cavità con legno in decomposizione: cavità contenente rosura (sostanza formata da legno in decomposizione, escrementi e altri resti animali)
- Fori di sfarfallamento e gallerie di insetti: fori e gallerie scavati da larve di insetti saproxilici
- Concavità: foro o cavità nel legno, secca o umida (dendrotelma), oppure un luogo protetto senza rosura, che non è stato scavato da insetti
2. Ferite o legno esposto: alburno o durame esposti a causa della perdita di corteccia, di una spaccatura o di una rottura.
- Alburno esposto: la perdita di corteccia ha esposto unicamente l’alburno
- Alburno e durame esposti: la spaccatura ha esposto alburno e durame
3. Legno morto nella chioma: legno morto localizzato nella chioma di un albero
4. Escrescenze: escrescenze provocate da una reazione dell’albero alla luce o ad attacchi batterici o virali
- Agglomerati di rametti epicormici: escrescenze formate da un denso intreccio di piccoli rami
- Tumori e cancri: escrescenze rotondeggianti di materiale legnoso più o meno denso
5. Corpi fruttiferi fungini e mixomiceti: organi riproduttivi di funghi saproxilici o plasmodi di mixomiceti, che durano almeno diverse settimane
- Corpi fruttiferi fungini perenni: corpi fruttiferi di funghi saproxilici che crescono per diversi anni
- Corpi fruttiferi fungini effimeri e mixomiceti: corpi fruttiferi di funghi saproxilici annuali o plasmodi di mixomiceti
6. Strutture epifitiche ed epixiliche: strutture o organismi viventi che usano l’albero solo come supporto
- Crittogame e fanerogame epifite e parassite: piante vascolari, muschi e licheni che usano l’albero come supporto fisico
- Nidi: nidi di vertebrati o invertebrati (sono escluse le cavità di nidificazione di picidi) che si trovano sull’albero o in una cavità
- Microsuolo: ridotta quantità di suolo che ha origine dalla decomposizione di materia organica proveniente da rami, foglie, corteccia o muschi
7. Essudati freschi: fuoriuscite di linfa o resina.
Guida da campo ai dendromicrohabitat
Sotto la guida dell’Istituto Forestale Europeo (EFI), un gruppo di professionisti provenienti da tutta l’Europa centrale e occidentale ha elaborato un catalogo dei microhabitat. La tipologia standardizzata dei microhabitat degli alberi ha una struttura gerarchica: 7 forme suddivise in 15 gruppi e 47 diversi tipi. Per la rapida scelta degli alberi habitat al momento della martellata possono essere sufficienti le sette forme base. Per gli inventari forestali o le finalità di monitoraggio raccomandiamo invece di utilizzare i 15 gruppi o i 47 tipi.
I 47 tipi di microhabitat definiti sono descritti sistematicamente nella Guida da campo ai dendromicrohabitat (PDF). La guida contiene anche i valori soglia raccomandati per le indagini o gli inventari sul campo, nonché informazioni sulla frequenza e sul tasso di formazione di ciascun dendromicrohabitat (esempio in Fig. 4).
- Cavità
- Ferite o legno esposto
- Legno morto nella chioma
- Escrescenze
- Corpi fruttiferi fungini e mixomiceti
- Strutture epifitiche ed epixiliche
- Essudati freschi
Oltre che in tedesco, inglese, francese und italiano la Guida da campo ai dendromicrohabitat è disponibile anche in spagnolo, catalano e olandese (PDF).
Cortometraggi sui dendromicrohabitat
I seguenti cortometraggi (in francese, sottotitolato in tedesco) sui 47 diversi dendromicrohabitat sono il risultato di una collaborazione tra l'Istituto federale di ricerca WSL, l'Institut national de recherche pour l'agriculture, l'alimentation et l'environnement (INRAE) e il Centre national de la propriété forestière (CNPF) in Francia. I singoli contributi possono essere selezionati in alto a destra del video [☰].
Bibliografia
Ulteriori riferimenti alla bibliografia utilizzata nel testo si trovano nell'articolo originale (PDF) e nella Notizia per la pratica Conoscere, proteggere e promuovere gli alberi habitat.
Le pubblicazioni stampate possono essere ordinate gratuitamente al WSL:
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