Il coleottero giapponese (Popillia japonica) è uno scarabeide originario dell'Asia. È stato individuato per la prima volta in Europa, in Italia, nel 2014. La sua diffusione è avvenuta principalmente attraverso le attività di trasporto. La Popillia japonica si riconosce per i cinque ciuffi di peli bianchi presenti su ciascun lato dell'addome, per i due ciuffi bianchi sull'ultimo segmento addominale e per l’appariscente pronotum verde-metallico scintillante (fig. 1).
Stato del monitoraggio in Svizzera
Si presume che questo coleottero giapponese possa insediarsi in tutta la Svizzera, almeno nelle valli fino a 900 metri di altitudine. Le conseguenze di una diffusione incontrollata sono difficili da valutare. Tuttavia, esiste il rischio che i danni economici siano pari a quelli degli Stati Uniti, quindi dell’ordine di centinaia di milioni di franchi. La Svizzera sta facendo tutto il possibile per evitare che ciò accada: dal 2020, tutti i Cantoni monitorano le aree utilizzando trappole attrattive ai feromoni per l'individuazione precoce e il controllo della Popillia giapponese.
Condizioni quadro a livello giuridico in Svizzera
La Popillia japonica è considerato un organismo di quarantena prioritario in Svizzera e nell'UE e pertanto un'infestazione deve essere obbligatoriamente segnalata e controllata. Poiché il coleottero è considerato principalmente un parassita di tipo agricolo, la responsabilità legale spetta all'Ufficio federale dell'agricoltura UFAG (Ordinanza sulla salute dei vegetali OSalV-DEFR-DATEC).
Qualsiasi sospetto di infestazione deve essere segnalato ai servizi fitosanitari cantonali (PDF) competenti. Inoltre, il coleottero giapponese è monitorato dal Servizio fitosanitario federale (EPSD) nell'ambito delle attività di controllo del passaporto delle piante e del controllo delle importazioni di piante e prodotti vegetali basate sul conceti di gestione del rischio. Le aziende autorizzate a rilasciare i passaporti delle piante segnalano i casi sospetti all'EPSD.
- Per i privati: Procedura in caso di ritrovamento sospetto
Popolazioni in campo aperto presenti in Italia, Ticino e Vallese
Sul continente europeo, questa specie di coleottero invasivo è stata trovata per la prima volta in Italia nel 2014, vicino a Milano, nel Parco del Ticino. La Popillia giapponese è stata presumibilmente introdotta in quella zona per via aerea, attraverso l'aeroporto di Malpensa ed è riuscita a insediarsi nella regione. Questo ha implicato la messa in atto di svariati provvedimenti di controllo e progetti di ricerca. La specie di coleottero è stata registrata in trappole anche in Valle d'Aosta (area di servizio autostradale), in Sardegna (vicino all'aeroporto) e in Emilia-Romagna. In Italia, alla fine del 2023 era stata colonizzata un'area di oltre 14 257 km2, compresa la zona cuscinetto. Per l'eradicazione sono in funzione oltre 4800 trappole, azione operativa accompagnata da attività di formazione, campagne informative pubbliche e dall’emanazione di norme speciali per l'esportazione di piante con terra.
Fig. 3. Mappa di distribuzione della Popillia japonica nell'Italia settentrionale (situazione a ottobre 2023) e nella Svizzera meridionale (a gennaio 2024). Dal 2014 si è registrata una progressiva espansione dell'area di infestazione di circa 7–10 km all'anno. Fonte: Settore Fitosanitario e Servici Tecnico-Scientifici Regione Piemonte e KPSD TI (modificato).
Il monitoraggio precauzionale del Servizio fitosanitario cantonale (KPSD TI) sul lato ticinese del confine con l'Italia è iniziato nel 2015. Fortunatamente, nei primi due anni nelle tre trappole posate lungo il confine italo-svizzero non sono stati trovati coleotteri. Nel 2017, la Popillia del giappone è stata catturata per la prima volta nelle trappole installate al confine svizzero, vicino a Stabio (24 coleotteri). L'azione di eradicazione è iniziata immediatamente e il numero di trappole sul lato svizzero è stato aumentato costantemente: sette trappole nel 2017, 10 trappole nel 2018 (154 catture), 13 trappole nel 2019, 28 trappole nel 2020 e 2021 e 265 trappole nel 2022. Dal 2021 sono state effettuate anche ispezioni visive. Anche le segnalazioni di trappole trovate dai cittadini sono importanti (circa 300 segnalazioni nel 2023). In Ticino, è stato dimostrato che il numero di individui catturati nelle trappole è aumentato di dieci volte ogni anno.
Il primo focolaio effettivo in Ticino è stato rilevato nel 2020. Poiché la presenza a livello locale della Popillia japonica in Ticino non può più essere controllata, dal 2021 si persegue una strategia di contenimento. Il 1° dicembre 2020 è stata istituita una zona di contenimento nel Ticino meridionale per prevenire l'ulteriore diffusione del coleottero. Questa zona di contenimento viene aggiornata annualmente. L'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) ha emanato un decreto generale che illustra le misure di protezione contro la diffusione del Popillia giapponese (Popillia japonica Newman).
Dal 2020 la Svizzera effettua un monitoraggio nazionale delle superfici per individuare precocemente le infestazioni di Popillia giapponese e descrive dettagliatamente le misure di lotta da adottare in caso di presenza del parassita nella Direttiva UFAG n. 7 "Sorveglianza e lotta al coleottero giapponese Popillia japonica Newman" (PDF, Agroscope). Nell'ambito di questo mandato, tra metà giugno e fine settembre vengono predisposte in tutti i Cantoni svizzeri numerose trappole dotate di speciali attrattori in luoghi a rischio come le stazioni di servizio autostradali, mercati, stazioni merci, zone umide, aree verdi pubbliche e centri logistici (129 trappole entro il 2022).
In caso di nuove infestazioni, si cerca innanzitutto di eradicare l'infestazione raccogliendo e distruggendo i coleotteri. Una volta che questa specie di coleottero si è insediata, spesso l'eradicazione non è più possibile. Viene quindi istituita una zona di contenimento – come in Ticino nel 2020 – e il contenimento viene effettuato secondo la linea guida n. 7 dell'UFAG.
Nel 2023 è stata scoperta una popolazione all’aperto anche nel Canton Vallese, non lontano dalle aree infestate in Italia, e il Cantone ha avviato le relative misure di monitoraggio. Le misure di eradicazione comprendono il divieto di movimentazione di terra e rifiuti verdi, nonché l'ispezione di indumenti, bagagli e veicoli in transito. A causa dell'elevata pressione dell'infestazione dall'Italia, anche qui si sta perseguendo una strategia di contenimento.
Andamento storico delle infestazioni in Svizzera
Anno | Cantone | Evento |
2017 | Ticino | Primo rilevamento di coleotteri giapponesi nell'area di monitoraggio delle trappole in Ticino, al confine con l'Italia. Negli anni successivi sono state effettuate altre catture durante il monitoraggio di sorveglianza, oltre a numerose segnalazioni da parte della popolazione o ritrovamenti fatti durante le ispezioni visive. |
2020* | Ticino | Prima infestazione in Ticino in campo aperto. Poiché non è più possibile eradicare l'infestazione, dalla fine del 2020 viene perseguita una strategia di contenimento. |
2021 | Basilea Città | Prima cattura di un singolo coleottero vivo al di fuori del Canton Ticino. Il monitoraggio prolungato non ha rivelato ulteriori ritrovamenti. |
2022 | Soletta | Un singolo coleottero è stato anche scoperto in una trappola di sorveglianza vicino a Olten-Neuendorf, presumibilmente un «clandestino» che è stato trasportato attraverso le Alpi da sud con il traffico passeggeri o merci. |
2022 | Ticino | Catture individuali di coleotteri giapponesi al di fuori dell'infestazione e della zona cuscinetto. |
2023* | Zurigo | Prima infestazione all’aperto a Nord delle Alpi. Sono stati definiti un focolaio di infestazione e una zona cuscinetto nella quale sono stati impiegati insetticidi e vietata l'irrigazione. |
2023* | Vallese | Nei due comuni di Zwischbergen e Sempione, nell'Alto Vallese, i coleotteri giapponesi si sono presumibilmente insediati in modo indipendente, provenienti dalle vicine zone italiane già infestate. |
2023 | Grigioni | Singolo ritrovamento di un coleottero in una trappola di monitoraggio. |
2024* | Basilea Città e Basilea Campagna | Diversi coleotteri sono stati catturati nelle trappole di monitoraggio. Esiste un'altra popolazione all'aperto a nord delle Alpi. Il monitoraggio di sorveglianza è stato esteso. Un produttore di tappeti erbosi e campi da calcio in erba sono particolarmente colpiti. |
2024* | Svitto | 8 coleotteri trovati nelle trappole di monitoraggio nelle vicinanze di Arth-Goldau. Questa popolazione viene controllata, tra l'altro, con i nematodi, che vengono diffusi entro 300 metri dai siti. |
2024* | Soletta | 5 coleotteri nelle trappole di monitoraggio vicino alla stazione di servizio dell'autostrada di Gunzgen. Come nel Canton Svitto, l'applicazione di nematodi ha lo scopo di evitare che le larve del coleottero sopravvivano nel terreno e si diffondano l'anno successivo. |
2024* | Vallese | Anche in Vallese, come in Ticino, si sta perseguendo una strategia di contenimento. |
2024 | vari cantoni | Diversi individui - i cosiddetti «autostoppisti» - sono stati trovati nelle trappole di sorveglianza installate in tutta la Svizzera. |
Coleotteri giapponesi nel cantone di Zurigo
A metà luglio 2023, quattro coleotteri sono stati catturati in una trappola attrattiva a Kloten (ZH) nell'ambito del monitoraggio nazionale del coleottero giapponese. L'agenzia cantonale competente per la fito-protezione ha quindi installato altre trappole e controllato le piante ospiti nel raggio di uno o tre chilometri per individuare i coleotteri e i segni di alimentazione. Ciò ha rivelato che a Kloten è già presente una piccola popolazione del coleottero giapponese. Si tratta della prima infestazione all’aperto registrata a nord delle Alpi.
Le misure di eradicazione sono state avviate immediatamente. Da metà luglio 2023, l'intera città di Kloten è considerata un focolaio di infestazione. Attorno a questo si trova una zona cuscinetto con un raggio di sette chilometri dal luogo dell'infestazione. In queste zone sono state adottate misure di controllo della Popillia del Giappone per impedire alle femmine di deporre le uova nel terreno e quindi di riprodursi rapidamente.
Per prevenire un'ulteriore diffusione, sono state predisposte altre trappole e le piante ospiti, come rose, alberi da frutto e cespugli di bacche, sono state trattate con insetticidi mirati fino alla fine di luglio 2023. Queste misure hanno interessato sia gli spazi verdi pubblici che i giardini privati. Fino alla fine di settembre 2023 è stato imposto il divieto di innaffiare i prati e gli spazi verdi di Kloten per evitare la deposizione delle uova nel terreno umido. Il trasporto di rifiuti verdi, di compost, di piante con radici e di materiale terroso è stato vietato per impedire l’allargamento della zona infestata. Anche il trasporto di rifiuti verdi è stato vietato nella zona cuscinetto fino alla fine di settembre.
Nel giugno 2024, tuttavia, è stato trovato un altro coleottero in una trappola di monitoraggio, motivo per cui il divieto di trasporto di rifiuti verdi e terre di scavo e il divieto di irrigazione nelle aree interessate è stato adottato anche nel 2024 tra giugno e settembre. Nel luglio 2024 sono stati catturati 1’500 coleotteri nell'area circostante un impianto sportivo. Secondo il Servizio Edilizio del Cantone di Zurigo, la copertura dei prati con teli di plastica sovrapposti (fig. 4) ha impedito a numerosi coleotteri di involarsi. Per evitare che i coleotteri si diffondano nel sito attorno all'aeroporto internazionale, gli alberi e i cespugli dell'area infestata su suolo pubblico e le fasce verdi lungo l'autostrada e attorno all'aeroporto sono irrorati con insetticida una volta a luglio.
Ulteriori informazioni su questa infestazione sono disponibili qui (sito web in tedesco).
Fig. 4. Teli in PE utilizzati a Kloten nel 2024 per coprire i campi erbosi di un impianto sportivo. Questo provvedimento ha impedito alle larve di terminare il loro sviluppo a causa della mancanza di nutrimento e ai coleotteri completamente sviluppati di sfarfallare, dall'altro, si è evitato di offrire spazi idonei per la deposizione di ulteriori uova. Foto: Fiona Eyer (Strickhof, Fachstelle Pflanzenschutz)
Basilea Città e Basilea Campagna
Nel 2021 era già stato trovato un singolo coleottero giapponese in una trappola di monitoraggio posata a Basilea Città. Il successivo monitoraggio intensificato non ha rivelato ulteriori ritrovamenti di coleotteri.
Nel 2023 sono stati rinvenuti due coleotteri nelle trappole di monitoraggio allestite nel Cantone di Basilea Campagna e il monitoraggio è stato intensificato.
Nel 2024 sono stati rinvenuti diversi coleotteri nella stessa trappola di monitoraggio posata nel Cantone di Basilea Campagna. Si tratta della seconda popolazione isolata all'aperto registrata a nord delle Alpi. Il monitoraggio è stato immediatamente esteso anche all'area urbana della città di Basilea. In questo caso sono stati infestati un produttore di tappeti erbosi e alcuni campi da calcio erbosi. I prati sono stati dapprima fresati e poi coperti con grandi teli di plastica. L'obiettivo era quello di distruggere le larve e le pupe dei coleotteri e di impedire lo sfarfallamento dei coleotteri adulti. Allo stesso tempo, le pellicole plastiche impediscono la deposizione di ulteriori uova in queste aree. Misure simili sono state adottate con successo nel 2024 anche nell'area infestata di Kloten.
Ulteriori informazioni sono disponibili qui.
Segnalazione di ritrovamenti di coleotteri giapponesi e prevenzione
Per combattere efficacemente la Popillia japonica, è necessario identificare la sua presenza in modo tempestivo.
Se si trova un coleottero giapponese sospetto: fotografare il coleottero, catturarlo e conservarlo in un contenitore chiuso, ad esempio un barattolo con tappo a vite, e informare immediatamente il competente servizio fitosanitario cantonale!
Potete segnalare i ritrovamenti al servizio fitosanitario competente del vostro cantone.
Potete inoltre contattare la specialista del Cantone Ticino, che può comunicare anche in altre lingue nazionali o in inglese:
- C. Marazzi (de, it, fr, en)
Tel. +41 91 814 35 85
E-Mail: cristina.marazzi@ti.chSe soggiornate in zone infestate come il Ticino, il Vallese o l'Italia settentrionale: prima di rientrare, controllate attentamente i vostri bagagli (zaini, borse, valigie, borse fotografiche, ecc.), il veicolo e gli eventuali animali domestici con cui viaggiate per verificare la presenza di coleotteri giapponesi. Questi potrebbero essersi attaccati come "clandestini" con i piccoli uncini che possiedono sulle zampe e quindi essere trasportati accidentalmente.
Non portate con voi quali souvenir delle vacanze, piante con terra, come ad esempio le rose o arbusti e piante da frutta, provenienti dalle zone infestate dell'Italia settentrionale, del Ticino o del Vallese, perché potrebbero contenere uova, larve e pupe della Popillia giapponese, che schiudendosi permetterebbero ai coleotteri di diffondersi nei giardini o negli orti attorno alle case.
Quando imballate le tende e le altre attrezzature al termine delle vacanze in campeggio, assicuratevi che nessun insetto venga involontariamente impacchettato e portato via.
Situazione in Europa
Le autorità svizzere sono in costante contatto con i colleghi dei Paesi limitrofi per essere al corrente degli eventi che si verificano in particolare nei pressi dei confini e per poter reagire rapidamente se necessario. Dal 2014 esiste un interscambio con l'Italia (vedi sopra). Dalla cattura di Basilea nel 2021, si è intensificata la collaborazione con la Germania e la Francia. Il monitoraggio delle trappole viene effettuato in stretto coordinamento e le esperienze acquisite vengono condivise annualmente.
Nel Baden-Württemberg (Germania), dal 2016 è in corso un monitoraggio di sorveglianza con trappole attrattive, soprattutto in prossimità delle principali arterie di trasporto. Nella regione attorno alla città di Friburgo in Brisgovia, tra il 2021 e il 2023 sono stati trovati singoli coleotteri nelle trappole di sorveglianza, forse introdotti con i vagoni ferroviari provenienti da un'area infestata in Italia. Anche a Weil am Rhein sono nelle trappole sono stati trovati singoli coleotteri nel 2022 e nel 2023. Oltre alle normali trappole di monitoraggio posate sulle vie di trasporto principali, come le autostrade e le stazioni merci, il monitoraggio è stato intensificato anche in queste due aree. Nel 2024 sono stati nuovamente rinvenuti alcuni coleotteri a Friburgo e nel distretto di Ludwigsburg. Le informazioni al riguardo sono disponibili qui.
Segnalazioni di singoli coleotteri sono già state ricevute dagli Stati federali del Nord Reno-Westfalia (2014) e della Baviera in aree situate vicino al confine con l'Austria (2018), nonché da trappole di monitoraggio posate lungo le autostrade nel 2024. Nonostante diversi anni di monitoraggio, in queste aree non sono ancora state trovate prove di insediamenti (vedi EPPO).
In Slovenia, nel luglio 2024 è stato trovato un coleottero in una trappola di monitoraggio e sono state avviate le relative misure di monitoraggio (vedi EPPO).
Traduzione: Fulvio Giudici, Sant‘Antonino