Fig. 2 - Volo di avvicinamento di un elicottero equipaggiato con la sega verticale lunga 8 metri. Questa è sospesa a un tubo di alluminio lungo 36 metri, composto di singoli elementi di 6 metri avvitati tra di loro. Foto: Christoph Schwyzer
Appena dopo il cantiere Alptransit, a nord di Biasca (Ticino) in direzione di Malvaglia c`è una stradina asfaltata che conduce su un terrapieno erboso pascolato e sopraelevato utilizzato dalla ditta Helimatic durante tutto il suo impiego durato 3 giorni quale punto di partenza e di atterraggio per l’elicottero. Il pascolo si trova ai piedi della frana del Monte Crenone nei pressi della zona golenale protetta della Lesgiüna, all’imbocco della valle di Blenio.
Oggi vi sono condizioni di volo ottimali: il cielo è privo di nubi e soffia solo una leggera brezza. Si sente solo il rumore sordo e ritmato del rotore di un elicottero in volo. Lo sguardo deve cercare a lungo prima di riuscire a intravvederlo tra il verde delle chiome dei castagneti, che nel periodo di fioritura assumono delle sfumature di colore giallo dorato.
Il pilota Urs Aecherli è attualmente impegnato negli interventi di ripulitura lungo un tracciato di un elettrodotto di proprietà della Società Elettrica Sopracenerina SES. Ha lo sguardo attento ed incessantemente rivolto verso il basso. Con movimenti che sembrano automatici le sue mani e i suoi piedi riescono a manovrare delicatamente i movimenti dell’elicottero del tipo Lama SA 315 B, che si sposta lentamente sospeso lungo un pendio estremamente ripido. La sega verticale ad esso sospesa penzola scorrendo parallelamente all’elettrodotto. Con grande precisione e rapidità essa taglia ogni singolo ramo trasversale sporgente verso la linea ad alta tensione.
Accanto ad Urs Aecherli siede Peter Kechler, il responsabile tecnico e coordinatore degli impieghi. Attraverso una cuffia dotata di microfono è costantemente collegato con il pilota, informandolo continuamente sulla posizione della sega e dell’elicottero in modo che le pale del rotore rispettino le distanze di sicurezza dal terreno.
4’200 ore di volo con la sega volante
Fig. 3 - Il tecnico addetto alla sega Stefan Justen controlla dopo l’impiego il motore di 60 PS di potenza, utilizzato per fare girare le 10 lame che compongono la sega verticale per alberi.
Da lontano si potrebbe pensare che la sega è appesa a una fune metallica, ma in realtà si tratta di una serie di singoli tubi di alluminio lunghi 6 metri avvitati tra di loro, che nella terminologia tecnica sono chiamati Sling. Grazie a questo sistema la lunghezza utile di lavoro può essere variata fino a 40 metri ed inoltre la parte troncante lunga 8 metri composta da una serie di lame rotanti può essere guidata in modo più controllato e sicuro anche in caso di vento. All’interno del tubo si trova un cavo di guida attraverso il quale le lame circolari possono essere manovrate direttamente dal Cockpit, oltre che una fune di acciaio che in caso di rottura del tubo di alluminio manterrebbe assieme le lame.
Da nove anni il 58enne pilota svizzero Urs Aecherli lavora per la ditta Helimatic, un’impresa specializzata nelle tecnologie di taglio che fa parte del gruppo Otto Wolff che ha sede centrale a Colonia. In totale fino ad oggi egli ha collezionato ben 11’500 ore di volo, delle quali 4’200 con la sega volante senza peraltro mai avere nessun incidente. "E’ necessaria anche un po’ di fortuna“ dice Aecherli, "ma anche la capacità di riconoscere i limiti propri e quelli delle proprie macchine". Il sistema di taglio delle linee è molto sicuro e viene impiegato con successo già da oltre 10 anni. L’elicottero Lama è un aeromobile robusta dotata di un motore potente e assai maneggevole con il quale è possibile volare in modo sicuro anche in caso di vento, pioggia o di leggere nevicate. Un certo pericolo potrebbe subentrare solo in caso di forti raffiche di vento laterali (favonio): "se la sega pesante 400 kg iniziasse a ondeggiare in modo eccessivo potrebbe mettere in pericolo la stabilità dell’elicottero".
Lame che ruotano a 2’000 giri al minuto
Fig. 4 - La sega verticale per alberi può tagliare rami aventi ad un diametro fino a 25 cm. Foto: Helimatic
Fig. 5 - Il tracciato lungo una linea ad alta tensione della SES Società Elettrica Sopracenerina nei pressi di Biasca, liberato dopo gli interventi di ripulitura eseguiti a lato della linea dell’elettrodotto. Gli alberi più grossi e la vegetazione al suolo sono stati tagliati in precedenza in modo tradizionale. Foto: Christoph Schwyzer
Mentre i suoi colleghi sono in volo, il tecnico addetto alla sega Stefan Justen si trova sul prato alla postazione di atterraggio e osserva il funzionamento della sega verticale da terra. Nel suo furgoncino VW sono stipati tutti gli accessori necessari per poter riporre alla fine dell’impiego che dura circa 1 ora il materiale necessario per la manutenzione e per intervenire rapidamente in caso di riparazioni. Durante i lavori di manutenzione e di rifornimento del carburante la sega lunga 8 metri viene posata su un apposito rimorchio a due assi lungo 10 metri. Durante la fase di atterraggio l’elicottero rimane in volo sospeso sopra al rimorchio, calando centimetro dopo centimetro la sega affinché Stefan Justen possa afferrare la parte inferiore fissandola alla struttura del rimorchio in modo che il pilota Urs Aecherli possa progressivamente posare a terra dietro al rimorchio il tubo portante di alluminio (figura 3).
"Raramente abbiamo dei problemi con la sega verticale" dichiara Stefan Justen. Determinante è la messa a punto precisa del momento torcente (coppia motrice) delle 10 lame circolari di metallo duro indurito. "Se esse sono troppe allentate la dentatura non è in grado di mordere sufficientemente". Le lame hanno un diametro di 55cm e girano ad una velocità di 2’000 giri al minuto. La potenza necessaria è fornita da un motore di 60 PS della Bombardier-Rotax, che normalmente viene utilizzato per far funzionare le frese per lo sgombero della neve. Il carburante si trova in un serbatoio di 27 litri situato nel primo tubo di alluminio posto appena sopra alle lame. Quando le lame girano a pieno regime, esse sono in grado di recidere rami con un diametro di anche 25 cm.
"All’inizio", confessa Thomas Harbeke, direttore della Helimatic, "diversi forestali erano piuttosto scettici riguardo al nostro sistema. Temevano che gli alberi sarebbero stati danneggiati e deteriorati da insetti e malattie che ne avrebbero causato il deperimento o la morte". Grazie ai numerosi impieghi avuti a partire dal 1998 questi dubbi sono stati progressivamente fugati. Le superfici dei tagli appaiono estremamente nette e lisce e sono pertanto in grado di cicatrizzare rapidamente. "A breve termine gli alberi potati presentano un certo calo della crescita. Un fatto che non è assolutamente negativo poiché in tal modo i rami degli alberi situati lungo i tracciati ricrescono meno rapidamente". Inoltre questo taglio permette di spostare progressivamente il baricentro dei rami verso il bosco, allontanandolo così dalle linee elettriche. Dopo un intervento con la sega verticale i tracciati devono essere ripuliti solo dopo sei fino a otto anni.
Le paure degli imprenditori forestali
Cosa ne pensano gli imprenditori forestali? Questo genere di sega volante fa loro concorrenza? Harbeke lo contesta „di regola noi interveniamo con il nostro apparecchio in posti molto ripidi e praticamente inaccessibili, in territori dove questi interventi sarebbero molto onerosi dal punto di vista dei tempi e dei costi e laddove l’intervento, se eseguito a mano con personale al suolo, sarebbe estremamente pericoloso. Dove le vie di accesso sono comode anche in futuro sarà necessario comunque l’intervento degli imprenditori forestali, visto che l’abbattimento preliminare degli alberi più alti o di quelli troppo piccoli per la sega verticale sarà comunque necessario”.
"In media la sega volante svolge il lavoro su una sezione di taglio di 6 metri, ripulendo in 1 ora all’incirca due chilometri di tracciato con dei costi variabili tra i 4’000 e i 5’000 CHF". “Un imprenditore con 5 selvicoltori a terra per questo lavoro necessiterebbe di una settimana di tempo" spiega Thomas Harbeke.
Un ulteriore vantaggio decisivo del taglio tramite elicottero sono i tempi di disattivazione delle linee elettriche assai ridotti. L’obiettivo del produttore e del distributore di energia elettrica è quello che in futura si possa intervenire addirittura senza più dover disattivare le linee. "Attualmente la Berner Kraftwerke Energie AG ci ha autorizzato a lavorare mantenendo gli elettrodotti sotto tensione. Invece di utilizzare i tubi di alluminio stiamo sperimentando dei tubi di carbonio in modo che la conduzione elettrica tra la sega e l’elicottero possa essere completamente disaccoppiata".
Il direttore Thomas Harbeke non ha paure di nuovi incarichi. "Stiamo lavorando specialmente in Svizzera, ma anche in Italia e in Francia riteniamo ci sia una grande necessità di recuperare interventi di pulizia di elettrodotti non eseguiti nel recente passato".
La ditta Helimatic ha lavorato in Svizzera per la prima volta nel 2003 su incarico dell’impresa Romande Energie RE. Ulteriori clienti sono le aziende elettriche di Obwaldo EWO, quelle di Reichenbach EWR, le imprese bernesi BKW, le Aziende Industriali della città di Lugano AIL e dal giugno 2009 la Società Elettrica Sopracenerina SES.
Traduzione: Fulvio Giudici, Camorino