I proprietari di bosco ed i dirigenti delle aziende forestali durante la loro attività quotidiana devono continuamente saper valutare i costi allo scopo di prendere decisioni che siano ponderate ed oculate. Ciononostante non tutti i tipi di costo hanno la stessa importanza. In una serie di quattro articoli apparsi sulla rivista "Wald & Holz" l’autore spiega le caratteristiche dei costi-opportunità, di costi sommersi, de costi di produzione e dei costi marginali, valutandone l’importanza dal profilo economico. Ricorrendo a degli esempi illustrativi l’autore ne spiega le applicazioni nell’ambito dell’economia forestale.

1. I costi-opportunità

Il costo-opportunità (o costo di sostituzione) corrisponde ai vantaggio della migliore decisione operativa alternativa possibile. Si tratta dunque della spesa che devo prevedere di sborsare per ottenere o per fare una determinata cosa.

Esempio: questa sera devo decidere se fare una passeggiata oppure se leggere in nuovo giallo di Andrea Camilleri. Se decido di andare a spasso, il costo di questa opportunità corrisponde al piacere di leggere il romanzo giallo. Se invece scelgo di leggere il libro, il costo di questa opportunità equivale alla mancata passeggiata.

I costi corrispondenti alle opportunità hanno una importanza centrale nel pensare e nell’agire economico. Nella presa di decisioni vale pertanto la seguente regola: "nelle tue decisioni considera sempre anche i costi delle opportunità alternative". Detto in altri termini: "Prima di ogni scelta domandati sempre qual’è la migliore alternativa possibile e quale guadagno comporterebbe questa opzione. Conteggia e confronta poi questo guadagno potenziale con i costi connessi con tale scelta".

2. Costi sommersi

I costi sommersi rappresentano quelle spese sulle quali non posso comunque più intervenire ed influire.

Esempio: se io mi trovo in un negozio di materiali per l’edilizia e voglio acquistare una catena di una motosega, la cifra spesa per i viaggi di andata e di ritorno nel recarmi in questo negozio sono dei “costi sommersi”.

Infatti, indipendentemente della scelta di acquistare o meno in questo negozio una catena idonea, la spesa connessa con il viaggio verso il negozio e del ritorno dovrò sostenerla ugualmente. In casi o situazioni simili vale la regola decisionale seguente: "Nelle tue decisioni non farti mai influenzare dai costi sommersi”.

 

3. Costi di produzione

I costi di produzione sono i costi che vengono generati dalla produzione di merci e di prestazioni di servizio. I costi di produzione sono in genere influenzabili in modo piuttosto differenziato ed in genere vengono pertanto distinti in "costi fissi" e "costi variabili".

Esempio: nel proprio chiosco durante tutte le estati Romina vende dei gelati. Questo comporta una spesa di 3’000 Franchi per il noleggio della macchina gelatiera durante tutto l’estate (costo fisso) e di 70 centesimi per gli ingredienti necessari alla produzione di ogni singola porzione (costi variabili). Durante la caldissima estate del 2003 Romina riuscì a vendere ben 20’000 porzioni. Complessivamente le spese sostenute ammontarono quindi a 17’000 Franchi (Fr. 3'000 + Fr. 14'000).

Nella presa di decisioni vale pertanto la seguente regola: "prima di ogni decisione rifletti e valuta quali sono i costi fissi e quelli variabili che dovrai sostenere per svolgere i processi produttivi”. Quanto più lungo sarà l’orizzonte temporale considerato, tanto maggiore importanza dovrà essere data ai costi totali (fissi e variabili); quanto più breve sarà il periodo da considerare nella decisione, tanto più attentamente dovranno essere considerati specialmente i costi variabili."

4. Costi marginali

I costi marginali sono i costi che sono connessi con la produzione di una unità supplementare.

Esempio: L’impresa che produce Software Bug-Soft ha prodotto 50'000 unità di una banca dati per la gestione dei vini MicroWine, i cui costi complessivi ammontano a 5 Milioni di Franchi. Se la ditta ne avesse prodotte 1’000 unità in meno, i costi di produzione sarebbero stati ridotti di 12’000 Franchi. I costi marginali ammontano pertanto a Fr. 12 per unità.

Nella misura in cui la quantità di prodotto offerta non influenza praticamente il suo prezzo mercantile di vendita, allora nel processo decisionale vale la seguente regola: "ogni singolo articolo deve essere prodotto solo nel numero di esemplari per i quali il costo marginale connesso con la sua produzione corrisponde al prezzo di vendita del prodotto stesso."

Il caso della ditta BugSoft è un po’ differente, in quanto essa ha una posizione di monopolio sul mercato delle banche dati enologiche. Il costo marginale di produzione non è quindi costante: quindi quanto maggiore è il numero di unità vendute, tanto meno elevato sarà il ricavo utile delle vendita spuntabile per ogni unità. L’amministratore delegato della BugSoft, deciderà quindi di "produrre esattamente il numero di unità che mantiene in equilibrio i costi marginali ed i ricavi marginali."

Traduzione Fulvio Guidici